NELLA MENTE DELLE MADRI CHE UCCIDONO: IL CASO DI MONIA BORTOLOTTI
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- Опубликовано: 13 апр 2025
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Sono una mamma di due bambini piccoli, avuti a pochissima distanza l’uno dall’altro.
Ho vissuto sulla mia pelle l’esperienza dell’abbandono, della colpevolizzazione della madre per qualsiasi cosa, della solitudine, del dolore.
Quando provavo a comunicare il mio disagio, mio marito mi urlava contro.
Siamo arrivati quasi a separarci.
Ovviamente il mondo intero lo dipinge come un padre fantastico, perché “cambia i pannolini”, mente io sono stata vista come quella “fortunata” ad avere un uomo così accanto.
Mi sono addormentata mentre allattavo, più di una volta.
Ho lasciato mio figlio piangere più di una volta.
Cose che non erano mai accadute con il primo.
Ero (e sono tuttora) molto stanca.
Ma nessuno lo ha voluto capire.
Ho pensato più volte di farla finita e cercato di capire quale fosse il metodo più indolore e rispettoso del mio corpo, che non lasciasse orrore negli occhi degli altri.
Mi ha salvata soltanto l’amore enorme che provo per i miei bambini e la voglia di vederli crescere.
Non lasciate mai una mamma da sola. Non le urlare contro.
Aiutatela senza farle pesare nulla.
È la persona più forte e contemporaneamente più fragile che esista sulla terra.
Ti sei mai chiesta quale possa essere la causa della tua sofferenza?
@@dariocarello9007 anche domande come la sua. Il carico di responsabilità inutile, oltre quello che già ho e mi assumo consapevolmente.
@@LaFilleCosmiquei suoi bimbi come stanno? Riescono a sorridere di gioia?
@@dariocarello9007 ma lei ci è o ci fa?
@@LaFilleCosmique prenda degli oli profumati e li faccia dei massaggi. Una nonna mi disse che li fece ai nipoti e disse che a distanza di anni si ricordavano delle cure che avevano ricevuto. Quelle sensazioni tattili, quel tatto era rimasto nella loro mente vivido come se fosse stato da poco.
Apprezzo molto l'invito della dottoressa Bruzzone a guardarsi attorno, a vedere se ci sono delle mamme in difficoltà. Si possono salvare non solo delle vite, ma anche la qualità di vite sofferenti.
Molti anni fa le donne che partorivano erano attorniate dalle altre donne della famiglia, mamme, nonne, sorelle e zie che aiutavano la giovane madre nei primi tempi. Adesso siamo più sole: si partorisce e ti mandano a casa dopo pochi giorni lasciandoti sola. Io sono madre adottiva e posso confermare che la depressione prende anche noi, che non abbiamo avuto il coinvolgimento del corpo nella maternità. Sono stata lasciata sola anche io da marito e famiglia, tutti convinti che fossi finalmente felice, dopo aver atteso mia figlia per anni. Avevo tra le braccia una piccola che non dormiva, di cui non sapevo niente, in uno stato di salute precario e da indagare, valigie da disfare dopo un lungo viaggio e tanta, tanta paura e stanchezza. Mia figlia non ha dormito per 5 anni e mi era vietato lamentarmi perché DOVEVO essere solo felice per il fatto di aver raggiunto un traguardo tanto sognato, sperato e atteso. Capisco bene le madri che hanno scritto prima di me e spero con tutto il cuore che, chi ha le ha sminuite, non si riproduca mai.
Dottoressa la ringrazio per aver squarciato il velo sulla maternità, che non sempre è un momento idilliaco come viene narrato comunemente. Argomento spinoso, ma purtroppo reale.
Purtroppo diventare madre può non essere così idilliaco come lo si descrive. Essere disponibili e pronte all'accudumento h24 , non poter dormire quando si è stanche, avere i ritmi completamente stravolti e tantissimi altri aspetti che solo che ci è passata conosce, bisogna avere una struttura solida o tanto tanto aiuto altrimenti possono sorgere molti problemi.
È un argomento vastissimo che nel momento in cui l'abbiamo aperto siamo già abbastanza sicure che è già stato chiuso... Giusto un battito di ciglia. Fosse solo la stanchezza fisica.. Lo stravolgimento biologico del corpo, con gli organi che lavorano per due per ben 9 mesi, le continue visite con l'ansia che si trascinano dietro. Le doglie e il parto, l'allattamento e i controlli postnatali con simpatiche donne che avendone viste troppe, tu sei la troppo di troppe... E poi le madri, le suocere, le cognate, le sorelle e perfino la vicina di casa che ti macina la testa con una miriade di consigli non richiesti ma a cui sembrano non voler rinunciare neanche a tortura... Poi i pannolini che irritano e poi quel latte che fa venire le coliche e poi i percentili, perché non cammina ancora, ma come mai non parla, perché non dorme, perché piange sempre... Insomma tutto quello che sembra a tutti estremamente naturale e a cui tutte dovremmo essere pronte perché scritto nel DNA diventa improvvisamente l'incubo di ogni persona con un Qi abbastanza normotipico... Se poi alla sfortuna di avercelo un po' più alto della media allora più che un incubo capisci che ti sei condannata per tutta la vita ad un'esistenza fatta di "stato di perenne ansia", all'altro estremo c'è invece l'istinto che aiuta e grazie a Dio questa tipologia prevale sulla precedente, altrimenti ci saremmo estinti secoli fa. Ecco questa dovrebbe essere la verità, che si frantuma nel momento in cui quel vagito è quelle piccole labbra si avvicinano al tuo seno e ti dicono: "non preoccuparti ti dico io come fare", quando il loro profumo da neonati ti entra nelle vene come una scarica di adrenalina perpetua che s'innesca a km di distanza, quando ti sorride e cerca di prendere il tuo viso perché sta per dirti "ti ho sognato e adesso so sei reale"... Quando tu chiede il suo primo perché, quando ti porta il primo regalo della festa della mamma, facendoti notevolmente più brutta ma sicuramente migliore di quella che avresti potuto solo sperare... Mi fermo alle cose belle, perché poi arriva l'adolescenza ed è come se li rimetti al mondo.. Scalciano, urlano, frignano e oltre all'incontinenza uretrale isi aggiunge quella verbale con le accuse più dispregiative che esistano al solo scopo di tenervi stretti a loro perché hanno capito che stanno per perdersi tra gli adulti... Questo è essere mamme, la proporzione con cui queste verità si manifestano non sono sempre lineari e non è solo merito o demerito se va bene o meno bene... In fondo i conti si fanno sempre alla fine con una bilancia altalenante lunga una vita...
È un argomento vastissimo che nel momento in cui l'abbiamo aperto siamo già abbastanza sicure che è già stato chiuso... Giusto un battito di ciglia. Fosse solo la stanchezza fisica.. Lo stravolgimento biologico del corpo, con gli organi che lavorano per due per ben 9 mesi, le continue visite con l'ansia che si trascinano dietro. Le doglie e il parto, l'allattamento e i controlli postnatali con simpatiche donne che avendone viste troppe, tu sei la troppo di troppe... E poi le madri, le suocere, le cognate, le sorelle e perfino la vicina di casa che ti macina la testa con una miriade di consigli non richiesti ma a cui sembrano non voler rinunciare neanche a tortura... Poi i pannolini che irritano e poi quel latte che fa venire le coliche e poi i percentili, perché non cammina ancora, ma come mai non parla, perché non dorme, perché piange sempre... Insomma tutto quello che sembra a tutti estremamente naturale e a cui tutte dovremmo essere pronte perché scritto nel DNA diventa improvvisamente l'incubo di ogni persona con un Qi abbastanza normotipico... Se poi alla sfortuna di avercelo un po' più alto della media allora più che un incubo capisci che ti sei condannata per tutta la vita ad un'esistenza fatta di "stato di perenne ansia", all'altro estremo c'è invece l'istinto che aiuta e grazie a Dio questa tipologia prevale sulla precedente, altrimenti ci saremmo estinti secoli fa. Ecco questa dovrebbe essere la verità, che si frantuma nel momento in cui quel vagito è quelle piccole labbra si avvicinano al tuo seno e ti dicono: "non preoccuparti ti dico io come fare", quando il loro profumo da neonati ti entra nelle vene come una scarica di adrenalina perpetua che s'innesca a km di distanza, quando ti sorride e cerca di prendere il tuo viso perché sta per dirti "ti ho sognato e adesso so sei reale"... Quando tu chiede il suo primo perché, quando ti porta il primo regalo della festa della mamma, facendoti notevolmente più brutta ma sicuramente migliore di quella che avresti potuto solo sperare... Mi fermo alle cose belle, perché poi arriva l'adolescenza ed è come se li rimetti al mondo.. Scalciano, urlano, frignano e oltre all'incontinenza uretrale isi aggiunge quella verbale con le accuse più dispregiative che esistano al solo scopo di tenervi stretti a loro perché hanno capito che stanno per perdersi tra gli adulti... Questo è essere mamme, la proporzione con cui queste verità si manifestano non sono sempre lineari e non è solo merito o demerito se va bene o meno bene... In fondo i conti si fanno sempre alla fine con una bilancia altalenante lunga una vita...
Seguo con particolare attenzione questo argomento in quanto nella mia infanzia ho vissuto qualcosa di simile. Mia madre, in preda ad una crisi di follia, mise le mani al collo di mio fratello. Mi accorsi degli strani rumori che provenivano dalla stanza accanto e corsi lì urlando "risvegliandola" da quello stato. Ho rimosso il terrore per tantissimi anni e poi per fortuna sono riuscita a tirarlo fuori. Non ne volevo più parlare ma questo video mi ha spinto a farlo. Credo in fondo di essere sempre alla ricerca di un perché per trovare pace . Grazie e saluti
Anche se eri piccola hai salvato il tuo fratellino ❤solo questo dovrebbe darti la pace che meriti🥹
Non si possono scegliere i genitori e nemmeno i figli,a volte una mamma è lasciata sola a portare tutto il peso sulle sue spalle...a volte le mamme non sono perfette❤🙏🏻♥️ Grazie a Dio non è successo niente, Grazie anche a te che hai protetto la tua famiglia 🥹
l'uomo è una bestia la donna è una bestia nascosta.
Mi dispiace,deve aver avuto un impatto molto forte sulla tua vita...non ti conosco e non abbiamo mai parlato ma leggendo le tue parole mi viene in mente questo: credo che la difficoltà forte sia far combaciare l'immagine di tua madre interiorizzata e la rappresentazione di tua madre che compie un simile gesto... ovviamente,come quando ci si risveglia da un innamoramento,il dato di realtà è entrato a gamba tesa . Come riconoscere in lei tua madre?Come perdonarla?Come far tornare quella mamma che protegge e non rappresenta alcun pericolo??
Quando chi dovrebbe tutelare diventa minaccioso,anche solo inconsciamente,la situazione si fa difficile... l' ansia cresce, nessun luogo è più sicuro e niente è più vero, l' insicurezza e l' incertezza ci accompagnano.... Secondo me è importante riconoscere che tutti hanno le loro fragilità,che probabilmente tua madre si trovava in una situazione di vulnerabilità,che è una persona e che anche lei può crollare.Ha sbagliato ma tu non c'entri nulla anzi hai fatto il possibile e sei stata fondamentale.Il buono che ha fatto non si cancella con quel gesto ,ognuno di noi è complesso e sfaccettato , ognuno di noi ha tante fragilità e una propria storia alle spalle...
Ciao mi dispiace tanto per quello che hai dovuto vedere,ma tu hai salvato il tuo fratellino, posso chiederti come sono i rapporti con tua madre,se sta bene e se si è resa conto di quello da cui salvata?
Mi dispiace molto per quello che hai vissuto 😢
Un'altra considerazione che sicuramente non riscuoterà successo: forse è il caso di guardare dentro di noi e chiederci se vogliamo veramente essere mamme. Forse è il caso di sperimentare una vita diversa, fuori dagli schemi, una vita di coppia più disinvolta o magari da single perchè no? Insomma avere il coraggio di fare delle scelte che ci piacciono veramente e non per adeguarci alla massa.
E basta co sti matrimoni faraonici! Guardiamo più alla sostanza! Una piccola chiesetta o una cappelluccia...una spaghettata in un agriturismo e via! Coltiviamo piuttosto l'amore che ci unisce all'altra persona e spendiamo tempo per conoscerla veramente e soprattutto conoscere se stessi!!
Io la penso esattamente come te. Nel ventunesimo secolo, siamo ancora legate al fatto che diventare madri sia quasi un obbligo per le donne...Che una donna non possa realizzarsi in altri modi che non sia la maternità. Niente di più sbagliato. Quando le donne capiranno che si può essere complete, risolte anche diversamente, faremo un passo avanti.
Io non sono madre ma combatto socialmente per i figli degli altri. Gioisco quando vedo al ristorante bambini con carta e colori che disegnano e si esprimono....ma quando vedo genitori dare in mano un telefono o un tablet per rimbambirli al punto di non disturbare allora credo che molti facevano bene ad usare un anticoncezionale
@@tizianareggiani7754 Sono d'accordo, pensa che io vidi due genitori giovanissimi all'ikea mentre spingevano i carrozzini dei loro gemelli di appena 4 anni, ognuno di loro totalmente estraneato a guardare il cellullare. Non giocavano, non si guardavano intorno, per me è stato impressionante!
Io apprezzo la sua sincerità. Non tutti siamo portati per diventare genitori, è un ruolo carico di responsabilità ed ansie.
Sono una puericultrice. Se esistesse una assistenza domiciliare per le puerpere integrata con il sistema sanitario che vada a monitorare forse si sarebbe potuto segnalare e salvare quei bambini . Io incontro sempre più mamme in serissima difficoltà. La solitudine certo favorisce l' emergere della patologia .
Si ,le neomamme vanno aiutate. Oggi passa troppo il messaggio che tutto sia meraviglioso dalla gravidanza all'arrivo del bambino. Può essere meraviglioso, ma ci possono essere momenti difficili .
Nel caso specifico se questa donna si era resa conto di non poter reggere mentalmente alla maternità tanto da arrivare ( ma non potrà essere mai dimostrato) già a causare la morte della prima figlia,come ha potuto ripetere l'esperienza a pochi mesi di distanza? Da qui la serialità . Questa è una killer seriale ,non una mamma che ha avuto delle difficoltà. E se ha avuto delle difficoltà ,non è stata neppure in grado di ammetterle a sé stessa o di confessarle ad altri, alla famiglia,al compagno. Lei si era creata un mondo di iperperfezione ,bambini stupendi, lei stupenda come mamma ,dove una richiesta di aiuto non poteva essere contemplata altrimenti tutto non sarebbe stato così perfetto.
Ricordo che mia madre mi raccontò di aver adorato il periodo della gravidanza per le attenzioni e cura che avevano gli altri per lei. Poi il parto fu complesso e sia lei che io non stavamo benissimo, da lí per anni sviluppò una forma di esaurimento che la portava spesso ad essere aggressiva e violenta nei miei confronti. Ne ho ricordo dai 2 anni, ma in seguito mi fu confermato dai parenti (che non vollero intromettersi, padre compreso) e talvolta da lei che però si giustificó dicendo che io le stavo sempre appiccicata, pretendevo troppe attenzioni. L'ho scampata con l'infanzia per poco, ma quando sono diventata indipendente è diventata controllante e non voleva mi staccassi. Ho sofferto di anoressia per anni.
maronna....
Mi dispiace tanto, anche mia mamma ha avuto un brutto esaurimento dopo il parto… So bene di cosa parli... Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con mia madre (anzi, definirlo conflittuale è dire poco). Mi dispiace❤
@@mele8587Grazie 💖 Poi fortunatamente ho capito che non era stata tutta colpa sua (nessuno l'ha aiutata) e pur avendo ancora sentimenti ambivalenti verso di lei e mio padre riconosco anche le cose buone che hanno fatto nonostante personalità problematiche. Non è per tutti la genitorialità.
È veramente molto pericoloso essere e sottostare a una madre psicologicamente disturbata...ma ci dicono che finché non capita nulla di eclatante i giudici non tolgono i figli alle madri...mah anche quando è evidente il comportamento maldestro delle stesse!
@@graziasorbello7989 E spesso dai giudici non ci arrivano finché non c'è il morto. Perché finché non ci sono danni grossi ognuno si fa i fatti suoi...
Appena ha detto "perfetti" ho pensato: narcisismo. E dopo qualche minuto lo ha detto anche lei. Ciò che me lo conferma è poi anche la sua energia e solidità nello scrivere i post. Non emerge un minimo di empatia da quegli scritti, un minimo di emotività e ricordo bene l'atteggiamento inumano dei narcisisti, quel non sentire una minima emozione quando parlano di cose terribili o molto gravi o dolorose. Ci aggiorni sulla vicenda dottoressa, per favore. Ad oggi non possiamo ancora dire che sia stata lei ma due figli morti così, qualche sospetto lo generano.
Ricordiamoci che Mary Patrizio era molto depressa e che il.marito insistette per lasciare la casa della propria madre che la sosteneva. Era contrario anche agli psicofarmaci, inoltre la colpevolizzava, lei era consapevole della sua inadeguatezza e ha provato a comunicarlo per lungo tempo. La morte dei bambini purtroppo raramente coinvolge solo la persona che ne è materialmente responsabile, in molti casi c'è una comunita che nega il problema, gira la faccia dall'altra parte. Le responsabilità sono condivise.
E' successo anche a me. Un parto molto difficile con una sindrome che aveva colpito principalmente me, ho rischiato la vita e subito cure pesanti per una settimana, mentre iniziavo il mio percorso di madre. Sono andata con mio figlio e il mio compagno a stare da mia madre per un po', ero molto giù per quello che era successo, sia moralmente che fisicamente (le cure che avevo subito indeboliscono molto) e lei mi aiutava moltissimo sotto tutti gli aspetti, visto che anche lei aveva sofferto della stessa sindrome se pur in forma molto più leggera. La madre del mio compagno lo stressava ogni volta che dovevamo tornare a casa nostra (vicina alla sua) e il mio compagno, che fingeva di non vedere come stavo, ha molto insistito per lasciare la casa dei miei.
Dopo di ché ero fisicamente lontana dai miei (che venivano comunque a trovarmi quasi tutti i giorni), avevo il bimbo da accudire e stavo sola, a casa, a preparare un concorso che anche il mio compagno doveva sostenere (ma lui usciva tutte le mattine e rientrava la sera, e comunque il bimbo anche la sera stava praticamente sempre con me). Suocera che veniva solo per giocare con il bimbo e prendere il caffè, nonostante mia madre avesse provato a spiegarle come stavo. La solitudine che ho provato in quei mesi mi sta ancora appiccicata addosso. Posso tranquillamente dire di essere qua solo perché voglio vedere il mio bambino che diventa grande, voglio stargli vicino ed educarlo ad essere un adulto migliore di quelli che ho avuto intorno io. Io mi sono salvata grazie a lui, a me e a mia mamma. Non ho mai avuto istinti violenti verso mio figlio, nemmeno nelle notti in cui dormivo 3 ore a notte perché lui piangeva, ma so che è stato solo un caso e una questione di fortuna.
Si ma a quel punto a tuo marito dicevi,torna a casa da solo se vuoi.Vi dovete ricordare che il vostro benessere è quello del bambino..se noi non stiamo bene,i nostro figli non staranno mai bene.
@@giuliabenotto9000❤
Vedo mostri, Dio che ORRORE
La causa per lo più e la depressione post partum in quanto le donne oggi si trovano da sole specie nelle grandi città. Non succedeva nei piccoli paesi dove c'era tutto il parentado attorno alle giovane mamme.
È vero. Me ne avevano parlato anche al corso pre parto. Una volta nessuna donna era mai davvero sola, e anzi in tante regioni era addirittura tradizione che dopo aver partorito una parente si trasferisse fissa dalla neo mamma, per aiutarla con le faccende, con eventuali altri figli o spiegarle come gestire il neonato. Oggi tante donne sono circondate da mille attenzioni in gravidanza e di colpo dopo il parto rimangono sole all'ombra del bambino. Basti pensare a quanto sia raro sentire un "come stai?" chiesto ad una neo mamma, al massimo si chiede come sta il bambino, ma la mamma e la sua salute spesso diventano invisibili.
Dopo la nascita della mia seconda bambina, a distanza di un anno e mezzo da quella del primo, ho attraversato un periodo di baby blues abbastanza forte. Ricordo perfettamente il disagio e l'aggressività che mi provocava il suo pianto... Piangevo, le dicevo cose orribili e un paio di volte l'ho buttata sul lettone in malo modo. Se ci ripenso me ne vergogno tanto, ma in quel momento ero prosciugata, stanchissima ed esaurita. Per fortuna ho saputo chiedere aiuto alle persone che mi gravitavano intorno,ho lavorato su me stessa e dopo i primi mesi le cose si sono sistemate. Oggi la mia piccola ha 7 anni ed è letteralmente la luce dei miei occhi, non potrei farne a meno e mi regala tanta gioia❤
Ciao anch'io ho vissuto un periodo così, anch'io ho chiesto e lasciato che mi aiutassero, anch'io ho fatto quello che hai fatto tu e me ne vergogno molto oltre a stare molto male quando ci penso. Mio figlio è sempre stato tutta la mia vita e il mio fiato
@@emmacorsetti4517 ❤️
Se l avesse fatto il padre sarebbe stato squartato in piazza. Ringrazia che sei donna.
@@GiovanniAntanie come lo foveva fare il padre se a occuparsene era la madre? Incel
Cara dottoressa, e' tutto vero quello che ha detto...E' un vero tabu' ammettere per molte donne di aver avuto pensieri negativi nei confronti dei propri figli, soprattutto dopo il terremoto del parto che crea uno sconvolgimento a livello otrmonale e fisico, davvero notevole...
Salve Dottoressa Bruzzone, confermo che apprezzo tanto i video che fa sugli argomenti di natura psicologica: spiega con chiarezza, l' ascolto sempre volentieri,mi incuriosisce il lavoro che fa e mi piace tanto come lo fa; grazie,un saluto
Fantastico ascoltarla . Grazie per i suoi approfondimenti .
Credo che oggi machi molto il sostegno della famiglia a causa delle nuove necessità della società. Si vive lontani, separati... Ci sono meno ingerenze, ovvio, ma le mamme sono più sole in un mondo che chiede grandi performances e dove il confronto si gioca in una dimensione immensa perché dilatata dai social. Tutto cioè tende ad ampliare il senso di inadeguatezza. Invece credo che sia molto saggio il detto che per crescere un figlio occorre una tribù.
Condivido il tuo pensiero in generale. Ho un figlio di 22 anni, che ho cresciuto quasi da sola, lavorando molto. Quanti sacrifici, ho sofferto di depressione perché mi sono sentita sola. Ma l amore immenso che provo per mio figlio mi ha aiutata a farmene una ragione. Passando nello specifico caso, rimango inorridita e non comprendo . Ma la storia di infanticidio degli ultimi tempi che mi fa imbestialire di più è quella della Pifferi, alla quale, qualora le venisse anche riconosciuta qualche attenuante psichiatrica - a cui non crederò - farei patire la stessa sofferenza inflitta alla figlia, così, giusto per farle capire......
Un commento equilibrato il suo, che è riuscito ad andare aldilà del fatto di cronaca... Le motivazioni che potrebbero aver portato questa donna a compiere il gesto non sono solo dipendenti dalla presenza più o meno grave di un disturbo della personalità, diciamo che come l'ha gestita o la sta gestendo possono rientrare nel disturbo, questo però non può e non deve assopire le coscienze circa la necessità di una "rete" che graviti attorno ad ogni bambino che nasce.... I bambini sono i più vulnerabili e i più abusati sotto tutti gli aspetti e nei vari ambiti sociali, basti pensare agli scandali nella chiesa o nelle società sportive o anche nei social, facili prede di addescatori seriali. C'è da lavorare sul concetto di bambino quale "bene primario" anche nei settori educativi come le scuole , dove troppo spesso al centro c'è la prestazione piuttosto che l'individuo... La società degli adulti ad oggi ha fallito, prima facciamo i conti con questa realtà e prima possiamo sperare di frenare l'ascesa di questi fenomeni criminali. L'inversione di tendenza resta un'utopia ma crederci è d'obbligo.
Bravissima,sa argomentare e spiegare in modo perfetto!!
Quando sento queste storie mi sale anche la rabbia... io sono childfree, ormai è una scelta ben consapevole, e mi ritengo fortunata perché nella mia quotidianità sono circondata da persone che rispettano la mia scelta ma ho sentito diverse storie dove donne come me vengono insultate come egoiste, vuote, donne che meritano soltanto una vita di dolore.., meno male che poi il problema sono le donne che consapevolmente non fanno figli e non quelle che li ammazzano!!
egoismo spesso é voler figli a tutti i costi, per sentirsi completi etc...o ancora peggio xché la famiglia e l'entourage fanno pressioni
@@diegovi241 le pressioni sociali sono ancora oggi pesantissime, cresciamo letteralmente immersi in una visione della genitorialità romanticizzata che assolutamente è fumo negli occhi.
Ancora esiste questa mentalità ??? Oh mio dio ... Io direi ,meno figli ma sereni , amati e felici piuttosto che tanti ma con un' alta percentuale di bambini maltrattati , che vivono in situazioni di degrado o peggio ,morti . Nessuno ha la pistola puntata sulla tempia ed è costretto a riprodursi . Quindi un po' più di testa ci vorrebbe . E forse chi non fa l' atto di partorire ....ha molto più istinto materno di chi lo fa e non ha nemmeno la piena consapevolezza di quello che sta facendo . Un abbraccio Marina.
Ma per favore, fatela finita! Sempre a cercare di essere meglio degli altri. Ci sono problemi mentali fra tutti gli individui. Ciò che dovremmo fare é starci attenti ed aiutare.
@@diegovi241 ma fatela finita voi , che tutti parlano di aiutare e sorvegliare , poi in pratica ognuno se ne lava le mani . È ora di finirla col vostro menefreghismo , i risultati li abbiamo visti .
Buonasera.
Ha attirato la mia attenzione lo scritto del 13 ottobre 2023 letto al programma ore 14 , dove si legge: ho sempre detto che non sarei riuscita a sopravvivere se anche il mio secondo dimbo mi avrebbe lasciato.
Forse è una mia sensazione , ma in questa frase ci sento un azione annunciata.
Ottima spiegazione! Difficile la maternità anche x chi è sano di mente!!!
La depressione post parto : ne so qualcosa e non la auguro a nessuna.Non mi sono goduta niente da neo mamma , nessuno ti capisce e sottovalutato. SONO PASSATI 25 ANNI non so come ho fatto ad essere ancora in questa vita😢.
La capisco signora...chiunque può incorrere in una sofferenza interiore quando si diventa mamme... Non crede sia anche una questione ormonale?
@@sofiamed5300 sicuramente.
Oltre ad un percorso psicologico, aiutano molto anche i Fiori di Bach fatti da una brava Floriterapeuta
Qui non si tratta di depressione post partum ma di una donna con struttura narcisistica....ben diverso.
Depressione post parto accidenti ero sola come un cane zero familiari ne so qualcosa. Non sono una donna di indole molto paziente. Però anche se ero depressa e sola non ho mai pensato di fare male alla piccina, spero di non aver mai questo istinto! Le neo mamme vanno aiutate ma non so se è solo depressiobe post partum, a livello psichiatrico onestamente non so.
...nonostante le Sue notevoli conoscenze..Lei spesso è poco rispettosa delle persone che descrive...e dovrebbe lavorare molto sulla Sua saccenza e tendenza al giudizio categorico...
Grazie per questo contributo. È sempre un piacere ascoltarla e altamente istruttivo❤ un caro saluto
Che grande carico ha una madre! Se è strutturata può affrontare tante cose: difficoltà della vita, difficoltà dei figli, e può godere delle soddisfazioni che i figli possono dare! Ma chi non ha tutte queste energie positive, e al loro posto ha problematiche irrisolte, vuoti e tanto altro, in certi momenti tutto questo può deflagrare.
Lei ha descritto la realtà, con chiarezza e comprensione.
Si pretende che una donna, diventando madre, per magia si trasformi nella madre perfetta: senza problemi, né cose irrisolte. Lei ha usato la parola giusta: DEFLAGRARE.
Grazie dottoressa. Questo video è un macigno, ma è ovvio che questi argomenti non possano essere edulcorati. Anche io ho avuto una leggera depressione post partum, ma ero conscia potesse accadere e, fortunatamente dopo una decina di giorni, è svanita. Non ho mai neanche lontanamente pensato di far del male alla mia bambina, ma capisco che chi arriva a tanto ha ben altri problemi mai curati.
Penso che più che depressione post partum, se è passata in dieci giorni fosse baby blues. L'ho avuto anch'io, è un brusco calo ormonale. La depressione purtroppo dura molto di più ed è difficile uscirne da soli.
@@Pattycomix, infatti la depressione post partum è ben diversa ,molto più lunga e molto più complessa
Concordo Paola , che sia un breve periodo , subito dopo il parto, in cui si ha un calo ormonale con conseguenti sintomi o quella che viene diagnosticata da esperti ,come depressione post partum che subentra anche settimane dopo il parto , ma che ,per fortuna , è stimato solo nel 10/15 % delle neo mamme , non vuol dire che ne debba conseguire un atteggiamento aggressivo nei confronti del bambino . Quello , quando subentra , è dato da disturbi psicologici esistenti anche prima della gravidanza .Magari ignorati o sottovalutati e che ,nella maggior parte dei casi , si manifestano proprio con l' esperienza del diventare madre .
mi auguro davvero che la Dottoressa venga nominata come perito, consulente per il processo a questa matta! e ovviamente che tutto quello che dice e valuta venga seguito e accolto. almeno così avremo la sicurezza che la signora venga giudicata nel modo corretto e idoneo alla sua malattia mentale! e spero davvero che si renda presto conto dell’orrore che ha commesso!
Concordo pienamente su tutto , grazie Roberta
Sentendo tante mamme di bambini piccoli, la frase detta scherzosamente "in certi momenti lo/la butterei giù dalla finestra" era abbastanza diffusa. Io, pur nelle difficoltà, a livello cosciente non ho mai avuto questo pensiero, ma c'è stato un periodo a circa quattro mesi dal parto, in cui ho avuto un paio di incubi terribili, molto angoscianti, mi svegliavo stravolta, perché nel sogno il bebè annegava nella vaschetta e da sott'acqua mi fissava attonito e mi diceva: "Perché?" 😳🥺😭 Sembra un sogno da manuale freudiano... Comunque credo di essermela cavata sufficientemente bene, ora è adolescente con i suoi problemi di acne 😚😚😚
Signora , nessuna di queste malate di mente avrà detto ai figli " vieni qua tu perché se vengo la io ..." Noi lo abbiamo detto tutte, se avessi un centesimo per ogni volta😂😂 oggi le mie figlie hanno 30 anni
ora sono alle soglie della pensione. ho avuto una madre pazzoide che mi metteva( lo ho capito tardi, non ci volevo credere) tranquillanti e veleni nel cibo. in seguito ai danni organici riportati, irreversibili, ho girato n mila medici cercando chissà quali patologie, invece erano gli effetti.
Quando ho solo accennatto il problema agli psichiatri (sperando in un loro intervento) mi hanno deriso e trattato come un paranoico.
Adesso oltre ad una rabbia e volontà di vendetta magari razionalizzata mi rimane la totale indifferenza di amici e parenti, eppure tutti lo sapevano.
servono poliziotti e giudici più che psicologi.
grazie per la sua analisi ; certo che c'è un connubio che pare quasi un controsenso tra la follia dei gesti e la lucida volontà di farla franca...
Grazie dottoressa, video interessantissimo!!
Grazie
Grazie dottoressa Bruzzone ❤
Buon pomeriggio Dott.essa Bruzzone.
Che terrificanti tragedie! Io ritengo che lasciare sole le mamme sia la malattia di questi te 16:23 mpi. Manca la solidarietà femminile, le donne sono , spesso, troppo competitive le une con le altre. Anch'io non stavo bene appena tornata dall' ospedale in cui ho partorito, è dura da sole anche solo mezza giornata, resisti quando hai le risorse e soprattutto non ammetti facilmente di essere in difficoltà. Io poi che ho partorito a 44 anni , nell' "età della ragione"cercavo di farmi vedere abbastanza serena. Insomma secondo me ci vuole amicizia e solidarietà tra donne, non necessariamente tra mamme!
Cara Roberta consiglio a tutti coloro che ti seguono di andare a vedere Storie Maledette dove viene intervistata Patrizia mamma di Mirko che ha ucciso il.suo piccolo.
La donna ha chiesto aiuto ma nessuno l ha aiutata.
Possiamo consigliare alle neo mamme di chiedere aiuto sempre?
Urlate perché possano sentirvi.
Non.aspettiamo succeda l.irreparabile.
Patrizia era una mamma stupenda..
Io ad ascoltare la storia raccontata da lei stessa ho pianto.
Mi sembra che i casi di infanticidio siano sempre più frequenti , ahimè . Dinamica che non mi lascia assolutamente indifferente . Pur non essendo madre , non concepisco come si possa fare un gesto tanto atroce . Penso a questi poveri bambini che ,come ultimo sguardo della loro breve vita , abbiano visto la loro madre ,che dovrebbe accudirli con tutto l' amore che un essere umano possa concepire , avventarsi contro di loro e ucciderli . Non riesco proprio a giustificarlo . Piuttosto sono arrivata alla conclusione che una donna non è madre solo perché partorisce un bambino , una donna è madre quando ama con tutta se stessa il proprio figlio , e vorrebbe solo il bene per lui o lei , anche a discapito proprio ,in certe situazioni . Tante volte si confonde l' egocentrismo , la non tolleranza , l' impegno , le nottate senza dormire , dimenticarsi la vita senza troppe responsabilità di prima , per depressione post partum. Invito ad auto analisi ,se si riesce , prima di decidere di prendersi questo grosso ,grosso impegno che vuol dire diventare MADRI .
Scusa carla ma non ti suona un campanello d allarme? Tutti questi casi di infanticidio in aumento mi sembra molto strano. Ora ce ne uno dietro l altro.
?
@@carlacerullo350 libro di aurum: la lampada della comprensione, parla che esiste un organizzazione criminale che rapisce bimbi per torturarli e ucciderli. Fanno il video e poi lo vendono su dark web a milioni di dollari. Non è che c'è una connessione? È un pò strano che tutte queste madri impazziscano
Questi sono casi che mi fanno star male. La perizia psichiatrica dovrebbe essere fatta a tutte le neo mamme prima della dimissione dalla clinica porca mi seria!!
È molto importante ascoltarla, e imparare.. Spiace tanto delle troppe interruzioni pubblicitarie. Ma i temi sono di indubbio interesse.
Molto brava, competente e pure bella, mi piace molto seguirla
Grazie per quest'analisi su un' argomento delicato e tragico che aiuta a dare una chiave di lettura che va oltre i soliti canoni di "giudizio sociale"
E cmq...
Se abbiamo a cuore queste tematiche e capiamo al volo cosa si sente, e' perche' in modi diversi siamo "sopravvissuti" e sappiamo bene com' e' la realta e nel nostro piccolo ci aiutiamo e aiutiamo a uscirne fuori, a liberarsi e a salvarsi.
Grazie 😢
Salve, la seguo da sempre e questa sera non sono molto d'accordo in quanto queste madri mi fanno tenerezza, perché, sono state abbandonate dai Servizi Sociali, hanno spese enormi per mantenere i figli e nessuno li aiuta, nel nostro Servizio Sanitario per i meno abbienti contrariamente a quello che dicono non si fa abbastanza come per i bambini che nascono in famiglie con problemi esistenziali.
Buona sera sig Bruzzone un caro saluto dal Mexico
Devo dire che a parte la depressione post parto che è una malattia che va curata l avere un bambino anche se faticoso è la cosa più bella x me che ho aspettato mia figlia x 10 anni arrivata in un momento di non grande floridezza economica ma io ero cmq felice felicissima di averla era una bambina bellissima ora ragazza sempre molto bella e ringrazio l universo x questo regalo inaspettato
Egregia dottoressa la seguo con molta attenzione e debbo dire che ammiro la sua precisione, la sua coerenza e la sua capacità di attenzionare argomenti molto difficili. Umanamente molto toccanti. La ringrazio per i suoi contributi perché a settantatre anni imparo sempre qualcosa di nuovo.
Potrebbe anche essere che con la prima bambina sia stato davvero un caso di morte in culla, ma poi il secondo sia stato provocato per replicare la situazione di protagonismo che lei tanto apprezza.
È l’animus il problema. Le mamme che in preda alla depressione posto parto finiscono per uccidere il proprio bambino agiscono sotto l’effetto dell’animus. L’animus è una coscienza che non ha nulla a che fare con il nostro sé razionale e quindi non può prevedere il risultato delle proprie azioni, perché non ha capacità mentali (animus - animal). La scienza non comprende la natura dei disturbi psichici perché non prende in considerazione questa parte dell’essere umano per cui non capisce che le patologie psichiche derivano dalla somatizzazione del malessere dell’anima. L’anima è quella forza che fa sì che da quando veniamo concepiti, dall’ovulo, grazie alla moltiplicazione delle cellule, si giunga ad un umano adulto. L’anima è una entità spirituale che, per una sua crescita evolutiva, ha la necessità di incarnarsi per fare esperienza di sentimenti, cosa che può avvenire solo attraverso una vita materiale, ma perché questi sentimenti abbiano una valenza energetica rilevante, il corpo dovrebbe rimanere giovane e invece invecchia per nostra responsabilità. Infatti succede che, attraverso l’attività mentale di cui siamo privi alla nascita, emettiamo un’energia pensiero/tempo che inquina l’aura per la differente frequenza vibrazionale. L’aura è la parte di anima che non si è incarnata e il suo deterioramento si riverbera sul corpo facendolo invecchiare. La disperazione dell’anima per perdere questa opportunità si riflette nei sogni, infatti l’attività onirica non ha si riferisce a situazioni personali, ma descrive l’attività che l’anima mette in atto per difendersi dall’energia inquinante, oppure rappresenta le conseguenze che la mente ha su di lei. Per rendersi conto di questo è sufficiente una breve ricerca sulla rete dove troveremo dei siti che prendono in esame il sogno dell’anoressia, questo perché si tratta di un sogno piuttosto comune che ha lo scopo di evidenziare la perdita di energia dell’aura e che può venire somatizzato dando vita al disturbo. Tale principio vale ovviamente anche per le mamme che soffrono di una depressione post parto particolarmente grave. Esse hanno l’impressione che solo liberandosi del proprio figlio porranno fine al loro dolore. Anche in questo caso sognare bambini o di partorire è molto comune, infatti i personaggi che appaiono in sogno, salvo alcune eccezioni, non sono altro che la rappresentazione di energie inquinanti alle quali abbiamo dato vita attraverso la mente. Le possibilità di uscire da questa situazione sono due, la prima è quella di attendere che l’anima col passare del tempo perda la propria energia e quindi la capacità di somatizzare la sua disperazione, ma a questo punto i danni sono già stati fatti, la seconda è quella di fare ricorso alla capacità terapeutica del sogno. Basterà infatti sforzarsi di ricordare e trascrivere i propri sogni, perché l’anima veda consegnato il proprio messaggio e quindi non abbia più la necessità di rincorrerci attraverso altri incubi o addirittura di somatizzare il proprio malessere.
Molto brava.
Dott. credo che queste donne abbiano patologie psichiatriche di cui nessuno si accorge xkè ignorano il problema !
La pazzia ha una logica .....e non si può parlare di omicidio d' impeto !
Lei è una persona eccezionale che vede con occhi speciali !
Leggo solo i suoi post anche se mi viene mal di stomaco ....xckè la sua preparazione è unica !
Grazie x aiutarci a capire l' incomprensibile !
Mt.rupolo
Io credo che si dovrebbe creare una rete di supporto, solidarietà (...e CONTROLLO) tra persone che svolgono il ruolo materno e/o quelle che svolgono il lavoro di cura...
Crecere,curare ed educare è un lavoro fondamentale per la prosecuzione e il benessere della specie.
Noi madri/padri siamo importanti
Anche se non produciamo ricchezza nel senso classico del termine il nostro impegno è impagabile
ormai ho figli grandi,non sono una madre perfetta, ne' una donna forte,come a volte vengo definita. E i miei figli,specie il primo da piccolo,mi ha dato pronlemi non facilmente gestbili.Ma mai ,mi hanno sfiorato pensieri simili.Seza dilungarmi troppo,io non ho nessun tipo di pieta'. empatia, ne niente di simile..per persone cme qieste Uso il termne persone perche definirle madri mi sembra inopportuno
La mia prima figlia era impossibile! Piangeva sempre e non dormiva mai.. se non fossi stata più che equilibrata l'avrei soppressa😂😂 Ora ha 20 anni è la gioia della mia vita.Non dobbiamo essere madri perfette solo consapevoli.
Credo che oggi a rispetto del passato le mamme sono sole ,abbandonate a se stesse, Io quando o avuto mio figlio al eta di 19 anni ho avuto con me non solo mia madre 40 enne,mia nonna sesantenne più la tris nonna .Un quadro che mi ha sostenuto, educato e aiutato fisicamente. Per scelta non ho più avuto altri figli per il semplice fatto che e difficile dobbiamo lavorare e fare le madri molto pesante .Nessuno valuta e considera il ruolo della donna che a mio avviso carriera e madre di famiglia non sono sostenibili .
Sono come si dice non mi viene la parola..perché la parola giusta forse non c è ma è realtà, che si dica che la sindrome della "madre perfetta " sia non sempre rispondente a verità,che sia poi rivelatrice di atti orrendi o come nella stragrande maggioranza solo un velato pensiero del suo netto opposto, è giusto si ecco,è giusto che qualcuno finalmente dica che le madri perfette secondo me sono solo frutto di protagonismo o di patologia o alla meglio, di condizioni adeguate o di grande supporto, madri perfette in senso di 'madri perfette' è solo a mio avviso un atto fantasioso e di tanta soprattutto vanità! Dott ssa Bruzzond personadonna di grande lucidità forza e umanità! 😘
Quale sarebbe la "nostra x parte
Io sono a conoscenza di una situazione inquietante,ma accompagnata la mamma all' ospedale,me la sono vista dimettere nel giro di 24h. Parlando con i poliziotti mi sono ssenydire che se non avevo prove concrete acm rischiavo io un 'incriminazione,gli assistenti sociali sono a conoscenza della situazione perché questo è il terzo figlio della coppia e io mi sento connivente e impotente
Grazie infinite.
Ti ho seguito da Milo oggi, come sempre. Ti avrei abbracciato. Bisogna avere il coraggio di dire le cose chiare!
Salve Roberta
Ho una domanda da farti: hai parlato naturalmente di scenari psichiatrici dietro alle madri assassine dei propri figli. Cosa che condivido appieno, inconcepibile sarebbe la definizione di salute mentale data alle stesse.
Ma allora mi sorge spontaneo un dubbio: perché nell’omicidio del piccolo Samuele, la madre Veronica è stata giudicata priva di patologie psichiatriche e le sono stati conferiti solo 30 anni di reclusione? Parlo ovviamente da profana….
Ma il fatto stesso che una donna (definita lucida di mente) possa aver ucciso in quell’efferato modo il proprio figlio, si fosse sbarazzata del suo corpicino come di un oggetto da buttare in un canalone e poi…che si sia recata imperturbata la stessa mattina ad un corso di cucina(?!?)… mi chiedo, non ci sarebbe qualcosa che non quadra, non suona strano il tutto?O dal punto di vista psichiatrico, è assolutamente normale questa indifferenza e quasi ignoranza del grave omicidio poco prima commesso?
Inoltre, se questa fosse la pena maggiore nel nostro codice penale, come mai non le è stato conferito il grado massimo di pena, ovvero quello dell’ergastolo?
Grazie in anticipo per una tua professionale delucidazione.
Roberta
Anche in floriterapia la parola "perfezione" viene osservata in alcuni atteggiamenti collegati a personalita' narcisiste...
Grazie Professoressa come sempre per le Sue generose lezioni,,,ma io mi domando e Le domando,,,,quanto queste modernita' e concetto di progresso influiscono su queste patologie?
Ci sono sempre state, ma non se ne parlava, le stesse madri non sapevano come esprimere il proprio stato d'animo, perché si sa che una madre è lesser
L'essere umano perfetto.
@@lucillapietrantoni7969 scusa ma non ho capito
@@lucillapietrantoni7969In realtà anche la Dott.ssa ha parlato nel video di un aumento del 30% negli ultimi anni…
@@mele8587 l'aumento a cui faceva riferimento la dottoressa è sugli infanticidi, non sull'incidenza del disturbo nei tempi odierni e quale relazione con la società attuale. Tuttavia, anche qualora si stimasse un aumento dei disturbi della personalità questo è attribuibile al fatto che è migliorata la sensibilità diagnostica e le manifestazioni cliniche che prima venivano viste come "educative", oggi sono inquadrate come veri e propri crimini... Pensi che una volta alcuni padri si toglievano la cinta dei pantaloni per lasciare ricordi indelebili sulla carne e sull'anima di un figlio/a... Beh oggi per quello stesso padre c'è una vasta gamma di potenziali patologie psichiatriche a cui accostarlo... Crede che quel padre a sua volta non abbia generato nuovi mostri? Purtroppo si... Li ha generati... È una fabbrica di narcisisti perché questa generazione è figlia della precedente e quell'altra lo è a sua volta..
se continua così il futuro si prospetta assai più nero del presente...
L'ho scoperta soltanto oggi, pur sapendo della Sua esistenza, carissima Dottoressa, e La ringrazio per questo video, molto interessante davvero🤗🩷! Mi iscrivo subito al Suo canale🌺
non sottovalutiamo la pressione sociale, che guarda di traverso la donna che non vuole figli e la addita, cosicché talvolta si cede a questa istanza di maternità senza vera convinzione, solo per assecondare il comune sentire che vuole la donna mamma a tutti i costi e per non sentirsi sbagliate, nella speranza di provare il famigerato istinto materno a parto avvenuto. Poi un evento non veramente desiderato, così travolgente e così impattante può presentare il conto nella mente di una donna.
Ergastolo senza alcuna attenuante per questi mostri e 41 bis!
Brava dottoressa Bruzzone!
Che analisi, ragazzi!
Mi permetta una considerazione, non è tutto da leggere come patologia,esiste il male,la volontà malata,questo atteggiamento a mio avviso è poco oggettivo e deresponsabilizzante. Viviamo immersi nell'egocentrjsmo e in una fraintesa centralità di sé stessi. Non perdiamoci di vista non è tutta patologia. Sonia 69
libro di aurum: la lampada della comprensione, parla che esiste un organizzazione criminale che rapisce bimbi per torturarli e ucciderli. Fanno il video e poi lo vendono su dark web a milioni di dollari. Non è che c'è una connessione? È un pò strano che tutte queste madri impazziscano
È proprio così....diventare madre è proprio un cambiamento enorme per una donna ma arrivare ad un gesto così estremo e malvaggjo devi avere una struttura di personalita distorta patologica
Alla sindrome di Munchausen per procura c'ho pensato subito... Però non ne ero sicura perché in genere i figli di chi attua questa sindrome in genere restano vivi per anni anche se in condizioni di costante malattia
È l’animus il problema. Le mamme che in preda alla depressione posto parto finiscono per uccidere il proprio bambino agiscono sotto l’effetto dell’animus. L’animus è una coscienza che non ha nulla a che fare con il nostro sé razionale e quindi non può prevedere il risultato delle proprie azioni, perché non ha capacità mentali (animus - animal). La scienza non comprende la natura dei disturbi psichici perché non prende in considerazione questa parte dell’essere umano per cui non capisce che le patologie psichiche derivano dalla somatizzazione del malessere dell’anima. L’anima è quella forza che fa sì che da quando veniamo concepiti, dall’ovulo, grazie alla moltiplicazione delle cellule, si giunga ad un umano adulto. L’anima è una entità spirituale che, per una sua crescita evolutiva, ha la necessità di incarnarsi per fare esperienza di sentimenti, cosa che può avvenire solo attraverso una vita materiale, ma perché questi sentimenti abbiano una valenza energetica rilevante, il corpo dovrebbe rimanere giovane e invece invecchia per nostra responsabilità. Infatti succede che, attraverso l’attività mentale di cui siamo privi alla nascita, emettiamo un’energia pensiero/tempo che inquina l’aura per la differente frequenza vibrazionale. L’aura è la parte di anima che non si è incarnata e il suo deterioramento si riverbera sul corpo facendolo invecchiare. La disperazione dell’anima per perdere questa opportunità si riflette nei sogni, infatti l’attività onirica non ha si riferisce a situazioni personali, ma descrive l’attività che l’anima mette in atto per difendersi dall’energia inquinante, oppure rappresenta le conseguenze che la mente ha su di lei. Per rendersi conto di questo è sufficiente una breve ricerca sulla rete dove troveremo dei siti che prendono in esame il sogno dell’anoressia, questo perché si tratta di un sogno piuttosto comune che ha lo scopo di evidenziare la perdita di energia dell’aura e che può venire somatizzato dando vita al disturbo. Tale principio vale ovviamente anche per le mamme che soffrono di una depressione post parto particolarmente grave. Esse hanno l’impressione che solo liberandosi del proprio figlio porranno fine al loro dolore. Anche in questo caso sognare bambini o di partorire è molto comune, infatti i personaggi che appaiono in sogno, salvo alcune eccezioni, non sono altro che la rappresentazione di energie inquinanti alle quali abbiamo dato vita attraverso la mente. Le possibilità di uscire da questa situazione sono due, la prima è quella di attendere che l’anima col passare del tempo perda la propria energia e quindi la capacità di somatizzare la sua disperazione, ma a questo punto i danni sono già stati fatti, la seconda è quella di fare ricorso alla capacità terapeutica del sogno. Basterà infatti sforzarsi di ricordare e trascrivere i propri sogni, perché l’anima veda consegnato il proprio messaggio e quindi non abbia più la necessità di rincorrerci attraverso altri incubi o addirittura di somatizzare il proprio malessere.
Buongiorno Dott.ssa ,
A me le morti in culla mi fanno sempre storgere il naso. Per carità, sono situazioni mediche che possono sempre capitare, purtroppo. Ma se questo capita più volte nello stesso nucleo familiare... beh qualche domanda sorge ( ci sono stati divesi casi anche fuori dall'Italia che hanno scatenato dibattiti e ancora oggi le visioni, anche dei professionisti, contrastanti).
La depressione post purtroppo può sopraggiungere specie se la donna è da sola non avendo una rete familiare con risorse. Per risorse non intendo solo in chiave economica ma anche a livello umano. L'ascolto va dato soprattutto dopo il parto, specie in quei parti che sono stati molto difficili.
Ma ad esclusione della depressione e del uccidere per "vendetta" ( alla Medea per capirsi ), ci potrebbe essere forse la sindrome di munchausen per procura. La morte di due piccolini ( in un breve periodo) con "medesime" (all'apparenza) modalità comporta nell'ambiente circostante , quasi in modo automatico oserei dire, la tendenza a circondare la madre ( e padre) che vive questi lutti. L'empatia che umanamente gli altri possono provare rispetto alla situazione. Dall'ambiente la madre per procura quindi andrebbe a ricercare l'attenzione (es. Scrivere su fb ricordando il suo lutto e di come lei ci abbia messo di impegno per la cura sempre "top"). Per carità il lutto viene vissuto in modi diversi ... Ma non bisogna sempre chiudere due occhi.
Strano che abbia avuto tanta voglia di postare sui social e parlare ,invece difronte al GIP non vuole parlare affatto.
Scusate, ma qui secondo me non c'entra niente la depressione post partum...una cosa del genere è impensabile. Anche io ho sofferto di depressione post partum, ho avuto un parto prematuro ed è stata tanto dura, ma la depressione post partum non ti porta a pensare di voler far del male a tuo figlio, io non ho mai neanche dato una sculacciata a mio figlio, anche se faceva capricci e io stavo male. Qui è una situazione spaventosa, dove secondo me non c'entra la depressione , ma una personalità perfida.
Non sai cosa sia la depressione post partum e a cosa possa condurre.
@@iltubo5902 purtroppo so molto bene cos'è, so in generale cos' è la depressione...ma in questo caso , uccidere due figli di seguito, non è depressione post parto, mi dispiace...
Quelle sono psicosi puerperali.
Il libro di aurum: la lampada della comprensione, parla che esiste un organizzazione criminale che rapisce bimbi per torturarli e ucciderli. Fanno il video e poi lo vendono su dark web a milioni di dollari. Non è che c'è una connessione? È un pò strano che tutte queste madri impazziscano
Tu sei tu, col tuo vissuto e la tua esperienza. Ci sono casi di depressione che posano dare ben altri esiti… Purtroppo. Questo non per giustificare assolutamente, ma solo per correttezza di forma.
Molto interessante l’interpretazione in chiave “manipolativa” della lettera di questa sventurata madre. Altrettanto interessante sarebbe “leggere” in questa modalità (riguardo il caso di Pierina) il lungo messaggio scritto dal fratello della nuora al figlio di Pierina, poiché vi intravvedo un altrettanto tentativo manipolativo.
È l’animus il problema. Le mamme che in preda alla depressione posto parto finiscono per uccidere il proprio bambino agiscono sotto l’effetto dell’animus. L’animus è una coscienza che non ha nulla a che fare con il nostro sé razionale e quindi non può prevedere il risultato delle proprie azioni, perché non ha capacità mentali (animus - animal). La scienza non comprende la natura dei disturbi psichici perché non prende in considerazione questa parte dell’essere umano per cui non capisce che le patologie psichiche derivano dalla somatizzazione del malessere dell’anima. L’anima è quella forza che fa sì che da quando veniamo concepiti, dall’ovulo, grazie alla moltiplicazione delle cellule, si giunga ad un umano adulto. L’anima è una entità spirituale che, per una sua crescita evolutiva, ha la necessità di incarnarsi per fare esperienza di sentimenti, cosa che può avvenire solo attraverso una vita materiale, ma perché questi sentimenti abbiano una valenza energetica rilevante, il corpo dovrebbe rimanere giovane e invece invecchia per nostra responsabilità. Infatti succede che, attraverso l’attività mentale di cui siamo privi alla nascita, emettiamo un’energia pensiero/tempo che inquina l’aura per la differente frequenza vibrazionale. L’aura è la parte di anima che non si è incarnata e il suo deterioramento si riverbera sul corpo facendolo invecchiare. La disperazione dell’anima per perdere questa opportunità si riflette nei sogni, infatti l’attività onirica non ha si riferisce a situazioni personali, ma descrive l’attività che l’anima mette in atto per difendersi dall’energia inquinante, oppure rappresenta le conseguenze che la mente ha su di lei. Per rendersi conto di questo è sufficiente una breve ricerca sulla rete dove troveremo dei siti che prendono in esame il sogno dell’anoressia, questo perché si tratta di un sogno piuttosto comune che ha lo scopo di evidenziare la perdita di energia dell’aura e che può venire somatizzato dando vita al disturbo. Tale principio vale ovviamente anche per le mamme che soffrono di una depressione post parto particolarmente grave. Esse hanno l’impressione che solo liberandosi del proprio figlio porranno fine al loro dolore. Anche in questo caso sognare bambini o di partorire è molto comune, infatti i personaggi che appaiono in sogno, salvo alcune eccezioni, non sono altro che la rappresentazione di energie inquinanti alle quali abbiamo dato vita attraverso la mente. Le possibilità di uscire da questa situazione sono due, la prima è quella di attendere che l’anima col passare del tempo perda la propria energia e quindi la capacità di somatizzare la sua disperazione, ma a questo punto i danni sono già stati fatti, la seconda è quella di fare ricorso alla capacità terapeutica del sogno. Basterà infatti sforzarsi di ricordare e trascrivere i propri sogni, perché l’anima veda consegnato il proprio messaggio e quindi non abbia più la necessità di rincorrerci attraverso altri incubi o addirittura di somatizzare il proprio malessere.
No no queste storie non riesco a sentirle…mi spiace. 😢
Donna saggia 👍👍👍😍😍😍
Condivido ogni concetto da lei esposto dottoressa ...e poi mi lasciano perplessa tutte le parole sdolcinate e prive di senso che la ...signora ha pronunciato spesso
A me lei ricorda molto Amanda Lewis che sostiene di non aver affogato la figlia Adrianna mentre il fratellino sostiene di averla vista....
Tuttavia mai nessuna donna, per quanto efferato e crudele sia stato il suo crimine, viene definita "mostro".
questa è una vera serial killer, altro che! se restava incinta la terza volta ammazzava pure il terzo figlio
Mio dio , dopo averti sentita Roberta , sono sempre piu convinta che sarebbe il caso di fare una selezione per chi volesse diventare genitore . È chiaro che non tutti siano in grado !!!! È agghiacciante tutto ciò!
nessuno e niente può impedirlo. Tanti pensano che è come farsi un cane.
Ma , chissà ,magari un giorno si capirà che ci vorrà un serio controllo . Sono quasi sicura di questo . Per quanto riguarda " farsi un cane " ,come dice lei , perché ? In un altro modo , ovviamente , ma prendersi cura di un cane lei pensa che non comporti delle responsabilità? Anche in quell' ambito abbiamo grossissime lacune , da non sottovalutare .
Anche se la realtà dell'infanticidio è tragica, la tua proposta mi sembra assurda, perché se mettessero sotto un approfondito esame psichico/psichiatrico tutti noi, non nasceredde più nessuno bambino 🙄
Più che altro dovrebbe esserci un vero monitoraggio e sostegno per i neo genitori. Ma solo poche città italiane hanno le risorse economiche per realizzarlo
@@doroteaishkra539 ma no Dorotea , non sono così drastica , lo sono convinta che esiste tantissima gente equilibrata al mondo , e tanti sono già genitori . Però , quello che voglio dire io , è che non è ammissibile che uno con dei gravi problemi psicologi ,possa mettere al mondo un bambino e avere la possibilità di riversare su un essere così indifeso le proprie psicosi. È inammissibile nel 2023 che sia ammesso questo . Bisogna intervenire in qualche modo. E io protendo sempre per la prevenzione !
Quello che più mi sconcerta è che c'è chi non crede che esistono donne così.
bisogna passarci, non è facile da accettare.
Il problema non è che non esistano donne così, il fatto è sono veramente casi in aumento?
@@dariocarello9007 il problema esiste quando esiste un fatto commesso non quanti fatti sono stati commessi.
@@LaRa-yw9wz ma se aumentano i crimini non penso che tu provi emozioni della stessa intensità
Ma cosa si può fare contro il narcisismo?
Già il fatto che ha fatto subito un altro figlio dopo la morte del primo...
Completamente disturbata questa mamma. Tristissimo.
❤❤❤
Dottoressa ,ascoltando la sua ultima frase,le posso dire con certezza che non sempre è così,viviamo da anni un incubo,,per tutelare ,nessuno ci ascolta.impossibile avere voce,sebbene in possesso di memorie a prova di situazioni nocive ,non si e ascoltati.mi limito a descrivere proprio per tutelare.
Colgo l,occasione per porle una domanda ,:da quando il nostro codice penale non giudica più un reato la manipolazione psicologica su minore?.grazie se vorrà rispondermi.
I vari mariti, compagni, familiari, ecc non se ne sono accorti delle condizioni delle varie madri?
❣️
Il problema che nessuno lo tratti come vero problema
Posso permettermi di fare una domanda?
Quanti sarebbero gli infanticidi se spettasse agli uomini la cura del bambino?
Ma cosa c'entra?????
@mariarosamessina9934 c' entra che demonizzare le donne che compiono un gesto estremo. Ma NESSUNO dico nessuno si preoccupa del fatto che le donne sono SOLE!! in situazioni a volte estreme e poi si piange il piccino. Però preoccparsi prima e non lasciarle sole mai cristo santo
Tutti i parenti che bel bimbo a chi assomiglia? Nessuno o quasi ha un riguardo verso mamma una volta che ha partorito tutti sul bimbo occorre sensibilizzare questa cosa
😂 non bisogna lasciarsi sfiorare da queste frecciatine...😂 Comunque il discorso di fondo l'ho capito... infatti io penso che i figli dovrebbero avere anche il cognome della mamma...mio marito non lo può sentire perché viviamo ancora nella società dopoguerra del ciocco del maschio😅ma sarebbe giusto anche primo cognome visto che partoriamo noi🙌🏻😊
Scusa bamby, ma i tuoi parenti non sanno che ogni essere che nasce è unico e diverso da tutti?
@@elenaf.2137mi pare tuo marito abbia parecchio ego. Mi sbaglio?
@@dariocarello9007 😂 è sì,non avrebbe mai accettato il doppio cognome per i nostri figli, ma vedo che comunque la stragrande maggioranza dei papà è così ☺️😉
@@dariocarello9007 dicevo poca attenzione verso mamma
Cara Roberta , scusami se ti do del tu , perchè sono convito che potresti essere mia nipote , dato che io sto arrivando agli 8 decenni . Stai facendo un lavoro , molto impegnativo , e difficolmente rimarrai disoccupata . . Penso non sia nemmeno facile .É il primo tuo video che guardo per intero. Mi piaci come ti esprimi , , ma sembri un po una mitraglietta quando parli . Mi interesserebbe sapere se secondo tè la Religione , possa aiutare queste persone , o pensi sia la causa dei suoi problemi ? Monia Bortolotti , non so se sia quella che ho sentito per TV in un programma che si parlava di lei , , che avrebbe dichiarato che i suoi due figli , dopo la morte li vedeva che stavano bene , perchè erano diventati 2 angioletti . Ed effettivamentè ho sentito anche religiosi ,insegnati , dire questo . Ed è qualcosa che mi spinge ad interessarmi della tua opinione . Perchè sarebbe molto dannoso , e si prende l colpa Dio, che stà facendo per noi , più di quello che noi meritiamo . Può anche darsi che tu non abbia abbastanza tempo per rispondemi , ma non fa niente ! Se invece ci riesci ,te ne sono grato . Un'altra cosa che ti ho sentito dire nel video , è che Le persone che hanno quei problemi , danno sempre la colpa agli altri . Anche questa non è cosa nuova , Si può anche dire che più del 90% delle persone , , anche quelle cosiderate sane di mente , lo fanno . . Eva la prima Donna Dopo aver fatto quella cose che non avrebbe dovuto , diede la colpa a qualcuno . Quando arrivò il marito ,fece la stessa cosa , diede la colpa alla moglie . Quindi è qualcosa di molto vecchio
Non ho capito perché è uscita questa storia a distanza di un anno dalla morte del secondo e relativa autopsia… qualcuno mi spiega?
D.ssa io mi chiedo, e scusi se sono OT, ma per questa donna che ha fatto morire la sua piccola di 18 mesi si punta all'ergastolo e poi Erika ed Omar, che uccisero la mamma e il fratellino di 10 anni, se la son cavata con 13 anni lui e 16 anni lei???? Ma come è possibile?
Nel caso di Monia, mi chiedo come mai salta fuori solo al secondo bebe morto in culla, che sul primo non si sia capito che non era morte naturale ? Non hanno fatto l 'autopsia ?
Veramente disturbante.
diciamo che ora si va a caccia di notizie ma credo, per questioni culturali e religiose, in Italia si preferisce girarsi dall'altra parte piuttosto che svelare la madre omicida. A meno che non si apra un caso da gossip.
H generato i miei 4 figli apoca distanza. Erano sani e vivaci Non sono riuscita a dormire per anni, il papà non doveva essere disturbato x il suo lavoro. Di giorno per fortuna mi ha aiutato una brava zia in pensione.
Per fortuna la pazienza non mi ha mai abbandonata e non ho mai dormito al lavoro.
Nessun merito solo fortuna e sostegno parentale
❤️👏👏💯✨🙏